EdilDecoration

09 Febbraio 2023

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Manutenzione ordinaria e straordinaria

Manutenzione ordinaria e straordinaria: quali sono le differenze?

I due termini indicano diverse tipologie di lavori negli edifici sia privati che condominiali e vengono spesso usati insieme.

 

Ci sono differenze sostanziali, però, che è utile conoscere per sapere come affrontare una ristrutturazione, una modifica, un risanamento nella propria casa. Così è possibile capire quali sono i costi, i necessari permessi edilizi, i tempi di realizzazione e anche la possibilità di fruire dei bonus edilizi.

 

Per meglio comprendere gli ambiti di realizzazione, è opportuno fare riferimento al Testo Unico per l’Edilizia (D.P.R. 380/01). Nell’articolo 3 del Testo Unico, infatti, sono elencate 6 diverse categorie:

  • Manutenzione ordinaria;
  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro e risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Nuova costruzione;
  • Ristrutturazione urbanistica.

 

Per fruire dei bonus ristrutturazione, ad esempio, le prime 4 categorie sono quelle considerate utili.

 

La prima differenza sostanziale dipende al tipo di opere da realizzare: la manutenzione ordinaria non riguarda opere strutturali ma serve a mantenere in efficienza la struttura. La manutenzione straordinaria, invece, comprende gli interventi per riqualificare in modo sostanziale la casa con modifiche più evidenti.

Manutenzione ordinaria: quali sono gli interventi possibili

La manutenzione ordinaria si riferisce alle operazioni utili a mantenere l’efficienza di una casa. In pratica, sono gli interventi relativi a riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, ma anche tutto quanto riguarda l’efficienza degli impianti, comprese le sostituzioni necessarie per il loro funzionamento.

 

Per avere un quadro chiaro, ci si riferisce a opere di manutenzione ordinaria sia esterna che interna quando si parla di riparazioni, rinnovamenti e sostituzione di intonaci, infissi, pavimenti, rivestimenti, sanitari.

 

Ogni caso però va valutato con attenzione, perché il confine tra la manutenzione ordinaria e quella straordinaria può essere molto sottile. Se si fanno modifiche alla muratura, ad esempio, l’intervento diventa straordinario.

 

Si intendono, di base, interventi di manutenzione ordinaria:

 

  • l’impermeabilizzazione di tetti e terrazzi;
  • le opere di riparazione (interne o esterne) e le rifiniture;
  • la tinteggiatura di pareti (esterne o interne) e la verniciatura di porte o garage;
  • i rivestimenti (interni o esterni);
  • l’efficientamento e il miglioramento degli impianti (elettrico, idrico, riscaldamento e gas);
  • la riparazione e la sostituzione di grondaie, comignoli e pluviali;
  • la riparazione di ringhiere e parapetti.

 

Rientrano tra gli interventi di manutenzione ordinaria anche l’eliminazione di barriere architettoniche, a patto che non si modifichi la sagoma dell’immobile.

Manutenzione straordinaria: quali sono gli interventi possibili

La manutenzione straordinaria, in generale, include lavori più complessi rispetto a quelli della manutenzione ordinaria, perché hanno lo scopo di portare elementi di innovazione significativi. Significa che si possono realizzare opere e modifiche necessarie per rinnovare, modificare e sostituire elementi (anche strutturali) degli edifici o realizzare un’innovazione, ad esempio con impianti tecnologici. Questo, però, deve avvenire sempre a condizione che i lavori non alterino la volumetria complessiva dell’edificio o non modifichino la destinazione d’uso dell’immobile interessato.

 

Gli interventi di manutenzione straordinaria comprendono, tra gli altri:

  • interventi strutturali, compresi il consolidamento strutturale e le fondazioni;
  • creazione o integrazione di servizi tecnologici;
  • frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari (purché non comportino la modifica di singole superfici);
  • rifacimento di scale (interne e esterne), recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • sostituzione degli infissi di forme e misure diverse;
  • sostituzione della caldaia;
  • sostituzione di sanitari e ristrutturazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi, serramenti, persiane e serrande.

 

Distinguere tra interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria può non essere immediatamente intuitivo. Se la caratteristica principale dei lavori di manutenzione straordinaria è la presenza di un elemento di innovazione, è vero anche che solo la consulenza di esperti può aiutare a identificare la natura dei lavori (e di conseguenza, i permessi edilizi, i costi e i tempi necessari).

 

Per questo motivo, i consulenti di Edildecoration sono a disposizione per fornire informazioni precise. Se devi effettuare una ristrutturazione, puoi chiedere un appuntamento qui.